martedì 22 ottobre 2013

La parola magica è... Baba Ghanoush (ma potete chiamarla anche crema di melanzane!)



Da giorni queste due paroline, "Baba Ghanoush", mi giravano in mente senza che riuscissi nemmeno a ricordare a cosa facessero riferimento: una tipologia di colorazione per capelli? No, quello è lo "shatoush". Un personaggio da fiaba estera? No, quella è la "Baba Jaga".

Alla fine, mi sono decisa a cercare sul web: non essendo digitale nativa, a volte stento a ricordare che basta un click per togliersi il dubbio...

Scoprire che il Baba Ghanoush è una crema di melanzane, proprio il giorno in cui avevo tre belle melanzane pronte nel frigo e un barattolo di crema di Tahine per il quale stentavo a trovare un utilizzo che non fosse l'hummus (altra crema, ma di ceci), mi è parso un segno del destino.

Tra l'altro, la ricetta del Baba Ghanoush è semplicissima, facile anche per chi, come me, è alle prime armi in cucina. Non vi darò quantità: ricavatele voi sulla base del vostro personalissimo gusto.

Tutto parte dalle melanzane, che vanno messe in forno a 180° per 40 minuti e poi private della buccia. Un'operazione divertentissima! Una volta cotta, la melanzana si pela che è un piacere: basta tirare un lembo e la buccia viene via subito. Credevo chissà quanto sarebbe stato complesso, pensavo che mi sarei scottata e invece niente: io ho cotto tre melanzane, ma quando avevo finito di scuoiarle come Marsia avrei voluto tanto averne altre e continuare l'operazione!

Per questa ricetta, dunque, serve solo la polpa delle melanzane, che va trasferita in un mixer insieme ad aglio, se ne volete (io non ne volevo), prezzemolo, sale, salsa tahine (anche detta pasta di sesamo) e succo di limone. Il tutto, a piacere: magari a voi piace tanto aspra, a me invece piaceva che si sentisse il sesamo, che adoro. Date una bella sminuzzata et voilà, ecco il risultato nella foto in alto. Non ho una gran bella mano con le foto culinarie, ma vi assicuro che era buona da leccare anche la ciotola! Col pane arabo caldo è fantastica, ma anche qualsiasi crostino andrà bene.  

Adesso ho un'altra parola che mi gira in mente: "chimichanga". Ricordo che è qualcosa di molto calorico, per cui non so se mi conviene andare a cercare :-/

2 commenti:

  1. L'avevo vista fare tempo fa da Alessandro Borghese, ma non mi sono ancora cimentata. La tua ispira assai!

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    1. Ah però! E' da tempo che non pratico la trasmissione del buon Borghese :-) devo rimediare!

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